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Sviluppo Sostenibile

Prassi di Riferimento UNI/PdR 134:2022

Data: 25 Novembre 2022 Ore: 11:20

UNI: Da una piccola impresa derivano grandi responsabilità sociali

Siamo già in ritardo nel piano d’azione stabilito dall’Agenda 2030, come è stato evidenziato in occasione del COP27 appena terminato.
Nonostante l’impegno dei colossi dell’industria per una produzione più sostenibile, i cambiamenti climatici dovuti all’attività umana continuano a peggiorare.
Si può fare di più? La risposta è sì, e la normazione è uno degli strumenti che affianca da sempre imprese e aziende nella trasformazione sostenibile.

Il problema è, anche, culturale: spesso solo le imprese più grandi investono maggiormente nella sostenibilità, mentre per le PMI - che in Italia rappresentano la gran parte del tessuto imprenditoriale - è un aspetto non sempre preso in considerazione, sia per mancanza di investimenti sia per scarsa conoscenza della materia.
Ma anche il più piccolo cambiamento può fare la differenza.

Viene pubblicata oggi una nuova Prassi di Riferimento che si rivolge a tutte le aziende fino a 49 addetti che intendono valutare la propria sostenibilità: si tratta della UNI/PdR 134:2022 "Rating di sostenibilità per imprese di minori dimensioni", realizzata in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento.

Lo schema permette alle micro e piccole imprese di fare una valutazione della propria sostenibilità, calcolando e monitorando le performance in tale ambito, secondo i parametri ambientali, sociali e di governance (criteri ESG: Environmental, Social, and Governance).

Per le oltre 5 milioni di MPMI (micro, piccole e medie imprese) presenti sul territorio italiano la prassi è un ponte che conduce a nuovo approccio sostenibile, fornendo conoscenze, consapevolezza e buone pratiche da mettere in atto.


Il concetto di sviluppo sostenibile è complesso; la definizione universalmente riconosciuta risale al 1987 e si trova nel cosiddetto Rapporto Brundtland “Our common future” che lo ha così definito: “Lo sviluppo sostenibile è quello che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità alle generazioni future di soddisfare i propri”.
Enunciando i principi di equità inter e intragenerazionale ha determinato inoltre nuove declinazioni del concetto di sostenibilità esteso non solo agli aspetti ambientali. Ma la visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo viene sancita definitivamente dalle Nazioni Unite con l’adozione dell’Agenda 2030 che definisce un modello di sviluppo sostenibile universale che si riferisce a tre dimensioni della sostenibilità: ambientale, sociale ed economica.
Con particolare riferimento all’attività delle imprese la nozione di sostenibilità non è più riconducibile solo alla sua capacità di mantenere uno sviluppo economico nel tempo ma si integra di tre ulteriori dimensioni fondamentali (i cosiddetti Criteri “ESG”): Ambientale (E, enviromental), Sociale (S, social), e di Governance (G). Queste tre dimensioni possono avere declinazioni specifiche, specialmente in un contesto, come quello italiano ed europeo, fortemente caratterizzato dalla presenza di micro e piccole imprese che hanno una forte e diffusa relazione con il proprio territorio.


L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – in un grande programma d’azione per un totale di 169 ‘target’ o traguardi. L’avvio ufficiale degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ha coinciso con l’inizio del 2016, guidando il mondo sulla strada da percorrere nell’arco dei prossimi 15 anni: i Paesi, infatti, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030.

Gli Obiettivi per lo Sviluppo danno seguito ai risultati degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (Millennium Development Goals) che li hanno preceduti, e rappresentano obiettivi comuni su un insieme di questioni importanti per lo sviluppo: la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico, per citarne solo alcuni. ‘Obiettivi comuni’ significa che essi riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui: nessuno ne è escluso, né deve essere lasciato indietro lungo il cammino necessario per portare il mondo sulla strada della sostenibilità.

Scarica la versione integrale dell'Agenda 2030


Focus

Sviluppo Sostenibile

Economia Circolare

Gas ad Effetto Serra

Responsabilità Sociale e Sviluppo Sostenibile

ISO 30415 e SA8000 e UNI/PdR 125
Parità di Genere Diversità e Inclusione con Responsabilità Sociale